MISSIONE AEREA
IPOTESI
Nelle Facoltà di architettura si studiano le città sulla carta ma, uscendo da quelle Facoltà e confrontandosi col progetto, ci si accorge che non c'è modo migliore che salire in quota, per capire le città, la sua struttura urbana e il suo funzionamento. Bruno Zevi consigliava di salire sui campanili, quando non esistevano ancora i droni. Oggi, attraverso i droni, non solo è possibile capire meglio l'impianto urbano e il disegno della città, ma è possibile anche conoscere la quarta dimensione, quella del tempo, perché il movimento non lo insegnano a scuola e non lo si può leggere su un foglio.
Fare partire un drone, dal centro di una piazza, e lanciarlo a 200 metri, significa rilevare aspetti della città, non altrimenti rilevabili, il più delle volte inattesi, a volte sorprendenti. La fotografia, intesa come Missione Fotografica Aerea, è, quindi, strumento fondamentale di analisi, per affrontare, correttamente e compiutamente, i progetti di pianificazione, di rigenerazione e di sviluppo della città.
TESI
«Fotografare Colleferro con il drone è stata una scoperta, perché, dall'alto, si vedono le linee urbanistiche che sono le caratteristiche fondanti della città e che non si possono apprezzare, restando a terra. Dall'alto, tutto diventa come un disegno sulla carta. Ci si mette nei panni del progettista che l'ha disegnata e se ne evocano i percorsi, i segni grafici, passando dalla dimensione urbanistica a quella architettonica, in un continuo rimando, dalla grande scala al dettaglio. Fotografare Colleferro è stato un lavoro complesso, diverso da tutti i miei lavori precedenti. Mi ha arricchito di nuove conoscenze e mi ha permesso di confrontarmi con persone molto interessanti»
Moreno MAGGI | photographer
un progetto di RI-GYMANSIUM
Moreno MAGGI - Fotografo
Antonio VISCEGLIA - Videomaker
#FOTOARCHITETTO - Elaborazioni
Luca CALSELLI - Responsabile Progetto
Dario BIELLO - Direttore Artistico